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Rischio idraulico

TAV. I Carta delle lame e relativa pericolosità

Ai fini della valutazione della pericolosità idrologica e idraulica e della costruzione della relativa cartografia, utilizzando il software ArcGIS 10.1, attraverso collegamento WMS messo a disposizione sul sito dell’AdB Regione Puglia, è stato possibile reperire l’intero reticolo idrografico del territorio di Polignano a Mare e le perimetrazioni delle aree ad Alta, Media e Bassa pericolosità Idraulica dell’AdB Regione Puglia.

Lì dove non sono presenti le perimetrazioni ad opera dell’AdB, in via del tutto qualitativa, si è individuata un’area ad alta pericolosità idraulica, considerando porzioni di terreno a distanza planimetrica sia a destra che a sinistra del corso d’acqua, di 75 m. (area golenale).

Successivamente, si è individuata la fascia di pertinenza fluviale, quindi un’area a media pericolosità idraulica, sia a destra sia a sinistra del corso d’acqua, contermine all’area golenale individuata precedentemente, di altri 75 m. (tot. 150 m sia a destra che a sinistra del corso d’acqua).

Tale perimetrazione, del tutto indicativa e qualitativa rispecchia comunque quelli che sono gli indirizzi legislativi che l’Autorità di Bacino della Regione Puglia riporta nelle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Stralcio Assetto Idrogeologico (art. 6 e art. 10).

Qui di seguito si procede con la descrizione dei caratteri generali delle lame principali e con il conferimento della classe di pericolosità. Lì dove non è stato possibile reperire la denominazione della lama, si è proceduto all’assegnazione del nome in funzione della località principale lambita dal corso d’acqua episodico.

È utile sottolineare che molti tratti, di tutte le lame, risultano fortemente antropizzati e quindi presentano: restringimenti delle sezioni per la presenza di viadotti o piccoli ponti; in alcune aree ad elevata pericolosità esistono veri e propri complessi edilizi; molti tratti degli alvei risultano completamente distrutti, e quindi inesistenti. Queste sono le aree a maggiore vulnerabilità.

Per quanto concerne l’analisi del Rischio, si è fatto riferimento alle perimetrazioni del P.A.I. vigente.

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