Il Comune di Polignano a Mare è un comune costiero poiché il centro abitato si sviluppa lungo la costa. La tipologia costiera è a falesia su roccia calcarea e può raggiungere quote sul livello del mare anche di 30 m. L’azione erosiva del moto ondoso alla base della falesia crea il cosiddetto solco di battente che nel tempo si approfondisce, fino a provocarne il crollo.
Altra dinamica di frana cui può essere soggetta la costa polignanese è la frana da ribaltamento. In questo caso, perché si inneschi il fenomeno deve svilupparsi un sistema di fratture parallele alla linea di costa tali da provocarne il distacco per ribaltamento.
Secondo la carta della pericolosità redatta dall’Autorità di Bacino della Regione Puglia (TAV. XXII), l’intero abitato di Polignano a Mare ed un’area abbastanza ampia di costa in Località Pozzo Vivo, nei pressi della Lama omonima, è soggetta ad elevata pericolosità rispetto ai fenomeni franosi. Infatti, proprio nel comune non sono rari i fenomeni di dissesto imputabili a crolli o distacco di grosse porzioni roccia dalle pareti delle falesie o delle volte delle grotte costiere.
Attualmente, è in corso una fase di progettazione per la stabilizzazione di Grotta Palazzese per la quale è necessario porre molta attenzione, inoltre in passato si è provveduto a realizzare tali lavori anche sulle falesie di Lama Monachile.
Particolare attenzione va posta anche nei confronti di due siti non costieri, uno in prossimità di Masseria Madonna delle Grottole in cui sono presenti una serie di grotte di origine antropica molto visitate dai turisti e l’altro, in prossimità di Masseria Santa Barbara, in cui è presente un sito ipogeo molto interessante anch’esso molto visitato. In entrambi i casi sono stati verificati fenomeni di dissesto.
Rilevanti, inoltre sono i fenomeni di crollo che si sono registrati durante l’evento alluvionale del 2006 ai danni delle pareti del tratto costiero di Lama di Torre Incine e delle cave presenti in località Rascinuso hanno subito fenomeni di dissesto.
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