L’Autorità di Bacino, utilizzando le categorie definite dalla legge e basandosi sui dati idrologici ufficiali disponibili, ha individuato sul territorio pugliese due categorie di corsi d’acqua tra quelle possibili, ossia: i “corsi d’acqua” e i “corsi d’acqua episodici“, intendendo con questi ultimi tutti quelli temporanei, con acqua in alveo solo in seguito ad eventi di precipitazione particolarmente intensi, anche meno di una volta ogni 5 anni, di cui le “lame” e le “gravine” pugliesi possono considerarsi un classico esempio (fonte: relazione illustrativa della Carta Idrogeomorfologica redatta dall’Autorità di Bacino, formalizzata con Delibera n. 48/2009).
Sul territorio di Polignano a Mare sono presenti molti corsi d’acqua a carattere episodico (lame) i quali formano un fitto reticolo idrografico.
L’assenza di idrografia superficiale importante è legata alla natura calcarea del substrato roccioso, sottoposto al fenomeno del carsismo.
Purtroppo, la limitata conoscenza e attenzione per le forme tipiche del carsismo come doline (molto presenti nel territorio di Polignano a Mare), voragini naturali (anch’esse molto presenti) e di quelle forme, molto diffuse in tutta la Puglia, in cui la dinamica fluviale e quella carsica agiscono contemporaneamente (incisioni fluvio-carsiche “Valloni”, “Lame” o “Gravine”), fa in modo che ci sia disattenzione o banalizzazione di queste. Tanto è vero che ormai si sono occupati gli alvei con interventi edilizi e coltivazioni, in alcuni casi sono stati completamente cancellati dal passaggio di trattori, senza pensare al ruolo contenitivo che essi svolgono nei riguardi delle acque, in caso di forti piogge o piogge persistenti. Di fatti, la scarsa manutenzione o addirittura la completa assenza di argini naturali, spesso completamente distrutti da interventi antropici, ha causato, in passato, in periodi di intense piogge, alluvionamenti e allagamenti dei centri abitati del comune di Polignano a Mare e delle frazioni Triggianello e Casello Cavuzzi. L’ultimo evento alluvionale si è registrato nel 2006.
Il fatto che il territorio risulti privo di corsi d’ acqua perenni, non implica necessariamente che ci sia la mancanza di eventi e dinamiche idrauliche in grado di provocare danni e disagi, e questo, proprio grazie alla presenza di corsi d’acqua a carattere effimero (episodici).
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